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LE SPECIAL DI DAVIDE GRISOTTO - GREIGHT

 
  Greight è la voglia di continuare a sognare ogni giorno, lo stimolo costante che tiene attiva la mia mente, che mi fa sentire vivo, che rappresenta il mio modo di interpretare la vita.
Greight è la passione che mi lega a mio padre ed alla mia famiglia intera.
Greight è realizzare un progetto nuovo, creativo, stimolante ed a volte insensato; sono convinto che sia la follia a renderci umani, non la razionalità.

I motociclisti devono essere brutti sporchi e cattivi?
Non con queste moto.
Qui comanda l'eleganza.
 
 

Questa introduzione del sito www.greight.it di Davide Grisotto esprime la passione e l’entusiasmo con le quali realizza le sue special. Meticolosiotà e ingegno contraddistinguono le sue creazioni ispirate a stili d’altri tempi.
Davide ci ha gentilmente inviato, oltre al materiale fotografico, anche una sintesi di storia dei suoi lavori:
La Greight N°1 è nata da una tranquilla Honda Dominator, ora un’agile e scattante scrambler che ricorda le regolarità anni 70. L'imput era quello di creare una moto che ricordasse più una moto da regolarità che una semplice scrambler...una moto dall'aspetto vissuto ma guidabile.
Questi i principali interventi:
Modifiche varie al telaio, serbatoio di derivazione Cagiva Ala Blu, sella fatta a mano, mono ammortizzatore ohlins, anodizzazione cerchi color oro, costruzione cassa filtro con vano batteria a scomparsa, realizzazione impianto di scarico 2/1/2 in titanio, forcelle invertite più decine di altri particolari realizzati ad hoc.

 
         
 
 
         
 
 
         
 
 
         
 
 
         
 
La MB007
nasce da una vecchia Honda Xl600 abbandonata in un fienile, ma per fortuna un giorno il proprietario mi chiede se ho voglia di trasformarla in una Greight.
I suoi imput sono questi:"Io adoro James Bond e lo stile inglese..."
Detto questo, a tutto il resto ho pensato io!

In questa realizzazione è stato completamente smontato e rivisto anche il motore, dato che la moto era ferma da parecchi anni. Gli interventi sono stati innumerevoli ma il risultato estetico e la resa di guida l'hanno trasformata! Le scritte 007 sono state fatte in alluminio su fresa a controllo, il telaio è stato costruito da zero nella parte posteriore, il serbatoio deriva da un cinquantino degli anni 70, la sella è stata fatta a mano (e contiene la batteria) e foderata in vitello scamosciato, impianto di scarico 2/1 in acciaio inox, faro di derivazione Bmw R100.
 
 
         
 
 
         
 
 
         
 
 
La RM Elsinore nasce da una Honda Dominator 1997 (anche questo è un lavoro su commissione).

Chiaramente ispirata alla Elsinore degli anni 70, anche nelle grafiche, viene modificata nella parte posteriore del telaio, serbatoio Honda CG 125, codino e sella fatti a mano, portatarga Ducati Hypermotard, silenziatori Honda Crf250 con collettori dedicati.
 
         
 
 
         
 
 
         
 
La Greight DNA+ nasce da un BMW R100 del 1983 che l'ex proprietario aveva vestito con la carena del modello RS.
La parte posteriore del telaio è stata costruita da zero, ricercando un effetto che ricordasse i modelli degli anni '50, con sella a sbalzo e "vuoto totale" (soltanto un piccolo parafango costruito a mano copre la ruota posteriore). Il portatarga è stato costruito in acciaio inox, montato a sbalzo sul lato sinistro con tutti i fili elettrici a scomparsa.
Per quanto riguarda il reparto sospensioni, l'avantreno deriva da una Honda Hornet 900 (piastre, forcelle, pinze freno, dischi freno): il canotto di sterzo è stato modificato (allungato e creato nuove sedi cuscinetto), la ruota anteriore originale è stata ripresa al tornio (per poter utilizzare il perno ruota Honda) e sono state create delle campane in alluminio dal pieno per montare i dischi. Completa il tutto una pompa radiale Accossato. Al posteriore lavorano una coppia di ammortizzatori di derivazione Harley Davidson.
Il cruscotto è stato costruito a mano ed è protetto da un cupolino in vetro resina.
Il serbatoio deriva invece da un Kawasaki Z400 di fine anni '70, ricostruito nella parte finale per seguire il profilo del telaio e debitamente allargato nella parte interna.
La sella è stata creata a mano partendo da una lastra di ferro battuta a mano, imbottita poi con neoprene e foderata in pelle.
L'impianto elettrico è stato creato da zero per risultare a scomparsa. È stata eliminata la cassa filtro montando due filtri a cono ed è stata costruita una scatola in inox che ospita la batteria e fa da supporto alle bobine a vista. A mano è stato creato anche l'impianto di scarico in acciaio inox dove il collettore sinistro esce a destra a viceversa. Le pedane, ora in alluminio, sono state sostituite e riposizionate, il freno posteriore è ora a cavo eliminando il rimando a bacchetta.
Che altro dire...a parte altre decine di parte fatte a mano, è tutto qui!
 
         
 
 
         
 
 
         
 
 
         
         
 
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